scontro generazionale

Stessa terra… Stesso circolo… Stessi avversari. Ancora di fronte Gabriele Di Maio e Valentino Ottonello.

I contendenti scendono in campo alla 20.45. Lo schema di gioco è semplice. Ottonello spara da fondo, Di Maio ribatte togliendo peso e velocità alla palla. Ottonello parte con una certa esuberanza che sembra pagare, mentre Di Maio affina il suo strumento raggiungendo una precisione svizzera. Non ci sono interpretazioni. Se il ritmo sale e la palla “scende”, Ottonello manda Di Maio al tappeto nel tempo di 3 scambi. Se il ritmo scende e la palla “sale” Di Maio manda Ottonello in psichiatria. Quest’alchimia si delinea nello spazio di qualche metro sopra la rete e di pochi km orari di velocità. E’ una contrattazione impossibile… un divario di pensiero, di età, di mentalità, di gioco… di capigliatura…. incolmabile.. inconciliabile.E’ uno scontro generazionale. Il primo set, oggi come allora, volge al tie break dove è necessario giocare 8/9 vantaggi per assegnare lo score. Vince Ottonello il primo set per 15/13 al tiebreak o giù di li.

Il secondo set parte con uno svarione di Ottonello che regala malamente il primo game… ci può stare un attimo di calo emotivo. Il vento cambia e con apparente facilità Ottonello si porta sul 5.1. Ma il risultato è bugiardo , in quanto ogni maledetto game si gioca ai vantaggi, che per una serie fortunata di eventi fanno fermare la monetina sul segno di Ottonello. Ma il tennis è fatto di matematica, di geometria e di statistica. Se le forze in gioco si equivalgono non c’è alcun razionale motivo affinchè la roulette, dopo aver pagato 5 volte di fila il NERO, non decida di pagare il ROSSO. Di Maio, con encomiabile solidità mentale e tecnica, quindici dopo quindici risale lentamente la china. Ottonello nel mentre gode di svariate palle per chiudere la partita, ma non le coglie, non per paura o per stanchezza… semplicemente perchè il TENNIS è fatto così.

Di Maio conquista il secondo set, neanche a dirlo, al tie break.

Nei cambi di campo gli avversari si affrontano con lo sguardo.. la carica agonistica è altissima, ma non mina neanche per un istante la correttezza. Gli avversari si parlano… Ottonello a Di Maio : “Sei giovane ma sei un duro!” … Di Maio a Ottonello, con voce da uomo in un corpo adolescente, guardando ne vuoto risponde : “Tu non mi conosci !!!”… Ottonello replica, guardando Di Maio negli occhi : “Neanche tu mi conosci”…

Inizio del terzo set, è mezzanotte e trenta.. siamo in campo da quasi 4 ore… stanotte si scrive la storia!!! Ottonello guarda a terra la sua amata rossa… è la sua femmina calda e non vuole cederla al giovane che ha di fronte… le gambe e il braccio fanno male, ma il battito è basso e la vista è lucida…. serve il cuore più che la testa per abbattere quella “giovane macchina” che ha di fronte… Questa maledetta notte, per questa maledetta partita, Valentino è disposto a morire. Lo pensa davvero è lo grida al pubblico che gli sia testimone.

Dopo 4h e 25′ di gioco Ottonello si impone su Di Maio 7.6 6.7 6.2, stabilendo il nuovo record precedentemente detenuto da Pescetto / Soliani  (vedi articolo)

P.S: Caro Di Maio… ORA MI CONOSCI !!!!

 

4 Risposte a “scontro generazionale”

  1. Spettacolo!!! Spero in tutta onestà di non essere io a migliorare questo record.. E comunque.. Al meglio dei tre set penso sia quasi impossibile far meglio

  2. ..dormo profondamente quando nel cuore della notte torna a casa mio marito.
    Ha l’adrenalina a mille e mi parla come se fossero le otto del mattino..peccato però che sono le 2!!!
    Chissà dove sarà stato fino a quell’ora..sposato..padre di 2 figlie..ebbene ne viene dalla partita del torneo!
    È ancora carico, scoppiato ma carico e non riesce a rilassarsi.. così non mi resta che consigliargli una sola cosa..farsi una bella camomilla..doppia!!!

  3. Pregasi passare in segreteria per saldare il conto luci.
    Firmato: il Presidente, F. Castratori.

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