Dimmi come giochi, e ti dirò chi sei

Albisola 04/02/2020


Questa sera è andata in onda, in contemporanea con la prima serata della 70^ edizione del festival di Sanremo, la finale circense del torneo di quarta categoria del TC NANCAR.

Centinaia di persone, provenienti da ogni dove, hanno abbandonato le comode poltrone di casa ed affrontato le avversità pur di poter presenziare a questo match di cartello. Tutto questo solo per poter dire a propri figli e nipoti.. IO C’ERO

La costruzione attenta del tabellone, ha trascinato in finale come da pronostico le due TESTE DI  (serie)  Stefano Damilano del TC BIANCO ROSSO di Carcare  e  Valentino Ottonello, porta colori del TC DLF SAVONA. Due autentici fenomeni da baraccone.

Giocatori molto diversi… per fortuna, molto diversi. I presupposti per una partita mitologica ci sono tutti… la tensione è palpabile.

Dopo aver misurato accuratamente l’altezza della rete e controllato le dimensioni del campo, la partita ha inizio. Sorteggio favorevole ad Ottonello, che al servizio si porta subito, con un ACE sul 40-0. Damilano recupera sino a 40 pari con  dieci drittoni a tutto braccio che sfiorano la rete  (chiedo un intervento dei lettori che decretino a furor di popolo quale delle due è la panzana più grossa). Killer point, serve & volley, servizio fuori di 20cm ma giocato buono da Damilano, smash AL SALTO alla Mastropasqua e 3-0 per Ottonello  (è corretto.. lo smash al salto vale 3 game, non è un errore ma una semplice interpretazione innovativa del regolamento)

Tra il primo ed il secondo set, vanno in scena trapezisti, giocolieri, escapologi, saltimbanchi  ma è solo il numero vintage della donna cannone a rubare per un attimo la scena ai pagliacci ed ai domatori.

Cambio PALLE ormai usurate (siamo stufi di SENTIRE sempre le stesse)… qualche problemino a farle uscire dal campo, stante la dimensione, rende necessario lo smontaggio della tensostruttura.

Finalmente libero dall’impedimento del coperchio e riportato indietro l’orologio alle ore 12.00 del LUGLIO 2015, Damilano ritrova la condizione di gioco ideale. SERVE a LOB,  CHIP & LOB,  TOP/BACK LOB, DROP LOB e FISH & LOB, quest’ultimo colpo affinato in terra anglosassone.

Purtroppo la tecnica del “all yuo can do is lob” si dimostra inefficace dal punto di vista regolatorio, in quanto sebbene sia vero che il movimento del servizio ha inizio entro i 25 secondi, è altrettanto vero che la palla ci mette circa 80 secondi a tornare sulla terra ferma, con un limite FIT (se privi di tessera gold)  fissato a 60.

Senza protestare e con grande aplomb Damilano accetta il verdetto dell’arbitro, rintracciato telefonicamente con non poca fatica.

La partita può continuare serenamente in audioconferenza, e la copertura del campo è risistemata senza neppure interrompere lo scambio; unico inconveniente è che una pallina bella nuova andrà persa all’esterno della struttura, durante il rientro nella troposfera. Chiamata OUT da un passante che portava a pisciare il cane ed improvvisatosi giudice di linea, Ottonello porta a casa il primo set senza appello con un deciso 6.0

In continuità e senza cedimento, il secondo set. Ottonello è una furia cieca… talmente furioso e/o talmente cieco che ha l’impressione di non vedere neppure l’avversario (vuoi vedere che non si è presentato?). Quando si dice che nel Tennis “sei da solo sul campo”, forse ci si riferisce proprio a questa sensazione. Tale è l’anticipo sulla palla da giocare diversi top spin con l’avambraccio. L’avversario fantasma, annichilito da cotanta esuberanza atletica, lascia la scena con grande sportività ancor prima di averla presa (nel vero senso della parola)

Questa sera si è scritta la storia. Dopo un egemonia assoluta che perdurava dai tempi in cui il grande Paolo Canè giocava a tennis contro il muro del vicino,  il titolo di giocatore di quarta categoria più forte dell’universo passa di mano.

E’ una fortuna per voi mediocri giocatori di seconda categoria che il grande e potente Valentino, non abbia voglia e tempo di farvi migliorare, perché diversamente calcherebbe come un barbaro i vostri tornei lasciando dietro di se morte e distruzione.

Quando alla possibilità che nel tempo concesso alla vostra vita mortale possiate giovare di altra occasione per assistere all’epica rivincita, sappiate fin d’ora che non ne avrete certezza se non a meno di 15 minuti dall’inizio del match.

Ogni riferimento a persone / fatti / luoghi non è propriamente casuale. L’articolo è frutto della fantasia galoppante dell’autore e scritto in tono scherzoso e non diffamante.
Preciso quanto sopra onde evitare ripercussioni da parte di associazioni circensi alle quali va tutto il nostro rispetto.

P.S: un ringraziamento agli amici che mi hanno seguito in questa avventura…