Savona 25/03/2018
Torna a calcare la “Rossa” del DLF il mitico Angelo Carrubba!!! FINALMENTE voglio dire.
A livello di 4^ categoria non si può chiedere di più in termini di passione, esoterica cura dei dettagli tecnici, stravaganza ed incontenibile simpatia. Affronta qualsiasi superfice con disinvoltura; quello che conta per massimizzare la propria performance è il millimetrico assetto della racchetta custom multicorda a 35kg con coefficiente elastico pari al granito ( a seguire un immagine di repertorio ) nonché il grado di umidità dell’aria, tenuto sotto costante controllo dell’igrometro portatile.
Impavido lo affronta l’amico Brignone Christian! I due si conoscono ed iniziano il match con una lunga fase di studio, che prosegue non senza emozioni sino al 3 pari. Qui la svolta, con Brignone che allunga il passo approfittando di un Carrubba oltre misura.
In continuità il secondo set, con Brignone che raggiunge facile il 5.1, sprecando diversi match point. Angelo non si scompone.. i match point dell’avversario non lo intimoriscono minimamente e risponde colpo su colpo come se non ci fosse un domani, vibrando nell’aria con un sibilo inquietante la sua mazza ferrata da 385g.
Brignone spreca ancora e cede due game di fila, facendo risalire a 3.5 il macedone Angelo, imperturbabile come un pocherista navigato.
Sfortunatamente la temperatura sale di un grado verso mezzogiorno; l’umidità relativa a causa del pallone pressostatico che non consente l’evaporazione, si muove in maniera incontrollata e repentina… tutte cose che voi uomini banali di tennis non riuscite neppure ad immaginare.
Il nono game del secondo set è in corso. Angelo non può cambiare racchetta se non rompe le corde; il suo mezzo meccanico armeggiato a tripla corda poliestere da 1.45 non si romperebbe neanche se ci giocasse Muster con dei sampietrini al posto delle palline.
Troppo tardi per riprogrammare una strategia! Chiude Brignone 6.3 anche il secondo set, e domani affronta con rinvigorita consapevolezza il “nostrano” Luca Jacovacci